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Rassegna Stampa- Press Review

Recensione su

           IL FATTO QUOTIDIANO

"INFANTICIDE è forse quanto di più moderno, perturbante, notturno, nord-europeo, aperto e sexy si possa pretendere dal jazz italiano d’oggi. Non è jazz, non è rock, ma una piccola Opera affilata come un rasoio. Un mediometraggio musicale per anime inquiete "

 

ROCKERILLA:

"Infanticide è eccitante, una tensione tangibile e minacciosa (esemplare Futoshiki), i cinque lunghi pezzi scorrono via che è un piacere, merito della sicurezza del quartetto e di un’idea forte che rende l’opera sanguigna e visionaria"

 

 

DISTORSIONI:

" L’ascolto è inquietante e meraviglioso. Sonorità anni Settanta si intersecano con rumorismi che vanno ben oltre il presente.E’ oscurità e ricerca di luce, disperazione e ricerca di speranza. Una band che si appresta ad affrontare, da protagonista, un tour mondiale. Una band che fa onore alla musica italiana"

 

 

CLASSIX:

"Clamorosa sintesi di free jazz, prog, noise rock, psichedelia e atmosfere da colonna sonora anni ’70, Infanticide (tutto strumentale) straborda di idee e, tra sfuriate abrasive e momenti melodici per rifiatare, si candida fin d’ora tra i migliori lavori dell’anno"

 

 

CORRIERE DELLA SERA

"Un jazz coraggioso che pesca nel rock, sporcato da un'escursione punk"

 

 

RUMORE

"Cattivo, dolce, disperato. Un disco difficile ma capace di dare molto"

 

 

MUSICA JAZZ

"finalmente nel panorama italiano appare un disco rabbioso e ansioso"

 

 

ALL ABOUT JAZZ

"cinque violentissime tracce nelle quali il jazz convive con la psichedelia, il post-rock, il rumorismo e la musica sperimentale"

 

 

 

MUSIC ZOOM

"INFANTICIDE si nutre della contemporaneità, di suoni urbani in cui anche il rock o il noise trovano spazio. È una positiva sorpresa per il jazz italiano"

 

 

 

SUONI E STRUMENTI

"Rock e jazz a braccetto, ma nulla a che vedere con il vecchio jazz-rock. Piuttosto si tratta di un tentativo, sostanzialmente riuscito, di mettere l’uno contro l’altro i due mondi, anche in modo dichiaratamente conflittuale"

 

 

INDIANA MUSIC MAGAZINE

"il pensiero che ispira Infanticide si riflette in tutte le tracce, tanto ricche di sperimentazioni ardite, dissonanze stridenti, suggestioni noise, esplosioni elettriche, quanto toccanti nelle loro dolci melodie. Grande prova, per iniziati"

 

 

IL MATTATOIO

"Veniamo condotti attraverso un viaggio sonico spesso caratterizzato da climax e anticlimax e da imprevisti cambi di atmosfera: accenni noise vengono alternati ad uno stupendo tema malinconico alla Nino Rota, trame minimali si evolvono in tirate rock spruzzate di jazz, trame post-rock lasciano spazio a guizzi grunge e a scale arabeggianti"

 

 

BIRD IS THE WORM

"Heavy drama from bassist Caterina Palazzi’s quartet, Sudoku Killer. Strong infusions of avant-rock mainlined into their edgy form of modern jazz. But amongst the jarring dissonance and streaks of highly charged electricity are sweetly spoken melodies. It’s a serious kind of theater"

 

 

SOUND CONTEST

"Caterina Palazzi rompe finalmente ogni indugio e deraglia a tutta forza verso il rock. Quello iconoclasta, sperimentale e al tempo stesso obliquo che “Infanticide”, secondo capitolo del progetto Sudoku Killer, rivisita e declina in una personalissima formula tesa a coniugare motivi noise-punk, impro e jazz progressive"

 

 

 

STRATEGIE OBLIQUE

"Lavoro capace di spiazzare l’ascoltatore, in quanto la musica proposta riesce a spostare con estrema duttilità la propria messa a fuoco stilistica, in un continuo rimando di scenari sonori che oscillano tra diverse modalità d’approccio e convinzioni: dalla melodia al rumore improvviso, dai movimenti d’insieme alle isolate schegge soliste, dalle aperture timbriche cinematografiche al gesto punk"

 

 

PAPER STREET

"Un secondo album maturo, sperimentale e travolgente per Caterina Palazzi, pronta a dimostrare, una volta per tutte, che dal jazz provengono le produzioni più interessanti della nostra penisola"

 

 

SUONO

"Puro incanto melodico"

 

 

LA CADUTA

"Questo gruppo dimostra una capacità eccezionale di fondere i linguaggi propri di ciascuno stile musicale, con un’audacia che potrebbe forse portare a dare alla luce un nuovo genere, un incrocio fra jazz e mathcore"

 

 

IMPATTO SONORO

"È un disco forte perché non ha mezzi termini e dove c’è da schiacciare l’acceleratore, picchia in maniera devastante. È aggressivo quanto stupendo, è bello da osservare quanto temibile da ascoltare"

 

 

ARISTOCRAZIA WEBZINE

"L'album sfodera atmosfere, psichedelia, cambi improvvisi di marcia, istintività e senso di ribellione quali proprie seducenti caratteristiche, doti poste all'interno di un connubio stilistico alimentato a jazz-core, progressive, noise e immaginari in note degni delle migliori colonne sonora da film noir"

 

 

SON OF MARKETING

"Una perfetta combinazione fra dissonanze e fluidità, fiabesco racconto e sperimentazione di linguaggio: Caterina Palazzi e la sua band confermano tutta la consistenza del progetto con un approccio che non conosce paletti e un conseguente elevato livello di espressione ed esposizione. Tecnica e saggezza compositiva sono le armi che sostituiscono la forza della parola"

 

 

 

METALWAVE

"Il lavoro proposto in cinque lunghi brani, è in grado di penetrare immediatamente nella mente di chiunque grazie all’anomala alternanza dei suoni proposti che spaziano, a tratti, al limite dell’isterismo e a tratti in contesti quasi malinconici che si contestualizzano in un uso degli strumenti quasi in maniera inappropriata ma con un esito assolutamente avvincente; ed è proprio questa la carta vincente del gruppo"

 

 

POSTHUMAN

"E' proprio in questo continuo gioco di rimandi concettuali, ma anche musicali, che va ricercato l'eclettismo di questo disco. Che è sicuramente il suo tratto vincente e che ce lo fa indicare come uno dei dischi più ricchi e completi dell'annata in corso, e di diversi anni a questa parte nel suo genere specifico"

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